
Archivio Didattica
Spaziomusica Area Didattica è un gruppo di ricerca e sperimentazione costituitosi nel 2013, all’interno dell’Associazione Spaziomusica di Cagliari e composto da operatori specializzati in ambito didattico musicale e musicoterapeutico.
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Formazione
Extending Interactivity – XXI Colloquio di Informatica Musicale
27 settembre – 1 ottobre 2016 Cagliari, Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale Martedì 27 settembre Museo delle cere anatomiche Clemente Susini ore 20:30 - Omaggio a Franco Oppo Marcello Calabrò - Anomalia per pianoforte Marcello Calabrò, pianoforte...
SPAZIOMUSICA SUMMER 2014 – 18_21 settembre
to_extend~the_audibility giovedì 18 settembre ore 21.00 Sardara Chiesa di Sant’Anastasia Voci... Oltre il buio di Pieranna Spezziga venerdì 19 settembre ore 21.00 Sardara Casa Pilloni La Grande Madre di Gianluca Medas Contus e Cantus dall’Isola Associazione Figli...
Laboratori musicali per insegnanti della Scuola dell’Infanzia e Primaria 2014
I Laboratori Musicali per insegnanti intendono sviluppare, negli insegnanti di scuola d’infanzia e primaria, specifiche capacità e abilità indispensabili per fare del linguaggio sonoro un reale mezzo d’espressione.
9 giugno – LABORATORIO DI CONSAPEVOLEZZA CORPOREA CON ELEMENTI DEL METODO RESSÉGUIER
Il Laboratorio di Consapevolezza Corporea è un’esperienza finalizzata all’ottimizzazione dell’attitudine posturale e della presenza a sé cosciente che il singolo individuo assume durante lo svolgimento delle proprie attività e nella relazione con l’altro. Attraverso...
Musica Poi – Cantiere permanente di sperimentazioni sonore
MUSICAPOI Cantiere permanente di sperimentazioni sonore L’associazione SpaziomusicaRicerca intende bandire un progetto di selezione per lavori cameristici inediti e ineseguiti rivolto a tutti i compositori di qualsiasi nazionalità e senza limiti di età. Non è prevista...
FRANCO OPPO. NUOVA MUSICA DALLA SARDEGNA di Consuelo Giglio 15 marzo 2012
Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” Spaziomusica Camù Centri d’Arte e Musei Presentazione del libro di Consuelo Giglio FRANCO OPPO. NUOVA MUSICA DALLA SARDEGNA Cagliari GIOVEDI‚ 15 marzo 2012, ore 18.00 Il Ghetto, Sala delle mura - Via Santa...
L’ottimizzazione della performance artistica
L’ottimizzazione della performance artistica Docente: Jean Paul Rességuier (Svizzera) Conservatorio Statale di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari Piazza E. Porrino, 1 – Cagliari 8-9 Settembre 2010 L’ottimizzazione di tutte le componenti che agiscono nella...
MENTAL TRAFFIC in Marmilla
audio/video/gesto
17 luglio – Villa Verde, Centro di produzione culturale Movethebox
28 agosto – Baradili, centro storico
Relazione conclusiva. La consapevolezza nella performance musicale secondo il Metodo Resseguiér
Relazione conclusiva del corso: La consapevolezza nella performance musicale secondo il Metodo Resseguiér I partecipanti alla giornata La consapevolezza nella performance musicale secondo il Metodo Resseguiér, svoltasi a Cagliari il 30 maggio 2010 sono stati 11....
Composizione, elaborazione e controllo con Max/MSP a cura di Fabio Cifariello Ciardi
Workshop di Composizione, elaborazione e controllo con Max/MSP A cura di Fabio Cifariello Ciardi Organizzazione: SpazioMusica + TiConZero 17,18,19 Giugno 2010 c/o Conservatorio G. Pierluigi da Palestrina, Piazza E. Porrino - Cagliari 17 giugno: ore 15.00-19.00 1°...
La consapevolezza nella performance musicale secondo il Metodo Rességuier
La consapevolezza nella performance musicale secondo il Metodo Rességuier Domenica 30 maggio 2010 ore 9-13 e 14,30-17 L'esecuzione strumentale comporta sempre l'assunzione di una postura specifica e diversa per ciascun strumento. Molto spesso queste posture provocano...
Live Media e FLOSS* – focus su Pure Data.
Cagliari Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina 25, 26 e 26 febbraio 2010 Live Media e FLOSS* - focus su Pure Data. *Free/Libre Open Source Software Laboratorio teorico e pratico di performance audiovisiva con FLOSS. a cura di Marco...
Recensioni sul sonoro
La sfida della complessità – nuova edizione
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2021
Il libro La sfida della complessità, è un’introduzione chiara ed immediata al pensiero del filosofo Edgar Morin ed al tema del complesso; un testo che stimola l’interesse verso un nuovo modo di pensare che per l’autore non è altro che il preludio di un nuovo modo di insegnare.
Avendo a cuore l’educazione, concependola come strumento rivoluzionario, capace realmente di cambiare il mondo, ha già consegnato ad ogni possibile lettore, studioso e ricercatore, la sua eredità teorico-scientifica suddivisa sia nei sei volumi de Il Metodo, ma anche in migliaia e migliaia di pagine dei suoi testi, che stimolano costantemente un nuovo modo di intendere la realtà, l’immagine della realtà fuori di noi, la visione del mondo, il modo di organizzaare i saperi, la conoscenza, l’impostazione delle varie discipline, l’orizzonte di senso generale in cui ci muoviamo.
Bisogni educativi speciali e didattica della musica. Indicazioni teoriche, obiettivi, strategie operative e di valutazione
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2021
Quando si parla di musica a scuola i fronti immaginari che si aprono sono quelli che includono parole come obiettivi, strategie, didattica, pratiche, esperienze…temi che ciascun insegnante ha incontrato presto o tardi nel suo percorso professionale. Ma siamo sicuri che conoscere il senso ed il significato di questo vocabolario specifico significhi essere realmente un insegnante sufficientemente efficace?
I suoni dei luoghi. Percorsi di geografie degli ascolti
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2021
Proviamo a concentrarci su cosa ci sembra di sentire in questo preciso istante. Ciò che percepiremo saranno i suoni attorno a noi, che sentiamo anche se non lo desideriamo, i suoni di uno spazio a noi familiare o estraneo. Spazio che percepiamo attraverso tutti i nostri sensi, sviluppando un attaccamento emotivo. Spazio che diventa luogo, il nostro luogo.
La sinfonia delle relazioni – musicoterapia relazionale e linguaggio non verbale
Recensione di Francesca Romana Motzo
28 Febbraio 2021
Da tempo è noto come l’ascolto e l’esecuzione di suoni e melodie possano agire sugli stati d’animo e sulle emozioni, in virtù delle loro proprietà rilassanti o stimolanti.
Tuttavia, più recentemente, l’interesse scientifico si è focalizzato sulla possibilità di sfruttare tale pratica come terapia complementare, in varie condizioni patologiche e parafisiologiche. In questo quadro rientra non solo la musica in senso stretto, ma anche tutti quei canali comunicativi, come gesti, pause e toni della voce, propri del linguaggio non verbale.
Il dialogo euristico, orientamenti operativi per una pedagogia dell’ascolto nella scuola
Recensione di Alessandra Seggi
31 Gennaio 2021
Il dialogo euristico alimenta l’imprevisto e spinge l’insegnante in ambiti in cui può non sentirsi esperto. La destabilizzazione che può scaturire in chi insegna avrà più il sapore di un’occasione piuttosto che di un disorientamento; è quasi sempre l’imprevisto che scatena, che smuove la curiosità e la creatività senza il rischio di una caduta di stima o di autorevolezza. “La pratica del dialogo, per il pedagogista Paulo Freire, non nega (…) la funzione direttiva dell’insegnante, ma la ripensa come un’asimmetria antiautoritaria nella quale il maestro, pur forte della sua maggiore esperienza intellettuale, non si limita a mostrare la conoscenza che ritiene di possedere in una forma statica, definitiva, ma si rende disponibile a reimparare, a riscoprire, a ri-studiare l’oggetto di una indagine comune(…) e attraverso il dialogo studiarlo nuovamente insieme agli studenti “.
Scuola Creativa. Manifesto per una nuova educazione
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Giugno 2020
Per realizzare il cambiamento sono necessari alcuni elementi: una visione del futuro; le competenze necessarie per attuare il cambiamento; degli incentivi per credere che esistano buoni motivi per cambiare e che gli sforzi per raggiungere l’obiettivo siano validi; le risorse personali e materiali per attuare la trasformazione; un piano di azione convincente che consenta agli operatori del cambiamento di sentirsi sulla giusta strada.
SPARTITO PERSO – Giochi di animazione con la musica del novecento
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2020
“…Il 900 è stato il secolo della complessità, della diversità di stili, di scuole e di pensieri musicali tutti in bilico tra ordine e caos. L’educazione musicale di base non può piu, dunque, limitarsi ad uno sviluppo lineare ed unitario secondo una visione ottocentesca, ma dovrebbe perseguire e ricercare la complessità, la divergenza, l’auto organizzazione spontanea, valori tipici di una società sempre più articolata, veloce e multietnica come quella contemporanea.”
Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2020
Un dato che emerge evidente è che nella “vita psichica non c’è nessun atto che sia solitario: è specifico ma non isolato” questo include non solo atti cognitivi ma anche le emozioni che ciascuno di volta in volta prova. “Le emozioni sono, dunque, corrente neuroelettrica ed essa lascia una traccia: scrive nella nostra memoria.”
DALL’ASCOLTO ALL’ESECUZIONE – Orientamenti per la Pedagogia e la Didattica della musica
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2020
Esiste, nel contesto attuale dell’insegnamento delle discipline musicali, un modo per coniugare alla dimensione poietica una forte dimensione epistemica, che non ne riduca l’importanza, ma piuttosto la accompagni e la rafforzi?
*nuovi occhi* – reimmaginare l’educazione al museo
Recensione di Francesca Romana Motzo
29 febbraio 2020
“Pushing the Boundaries significa superare i confini, ridisegnare gli orizzonti, idealmente significa rompere gli schemi per fare spazio a nuove possibilità.”
Neuroscienze cognitive della musica – Il cervello musicale tra arte e scienza
Recensione di Alessandra Seggi
31 gennaio 2020
Leggere questo libro è un po’ come avventurarsi in un viaggio dentro l’universo costituito dai diversi meccanismi cerebrali che caratterizzano l’esperienza sonora nella sua complessità. L’autrice nei tredici capitoli analizza e argomenta i tanti aspetti del far musica attraverso l’elaborazione che ne fa il nostro cervello.
MUSICA DI INSIEME – ANCHE SENZA LEGGIO
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Giugno 2019
Gioco, passione, motivazione, creatività, relazione e divertimento….cosa hanno a che fare queste parole con la musica di insieme? Basta sfogliare il testo di Antonio Giacometti, compositore e didatta bresciano, per trovare le risposte e scoprire che si può fare musica di insieme in modo divertente e creativo.
Musica e inclusione – Teorie e strategie didattiche
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2019
“… la musica offre alla comunità, in particolar modo scolastica, spazi culturali e sociali privilegiati in cui prestare attenzione alle differenze risvegliando la comunità dall’indifferenza nei confronti di queste stesse, e promuovendo abilità cognitive, linguistiche e socioaffettive, estremamente coerenti con la prospettiva inclusiva.”
L’Essere musicale – Nuovi orizzonti della didattica della musica
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2019
“Come si inserisce l’apprendimento musicale nello sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza? Quali aspetti dell’insegnamento/apprendimento musicale si possono inserire nella progettazione di Unità di Apprendimento in cui l’ambito della Consapevolezza ed espressione culturale si intersechi con le altre competenze? Può valere anche per le discipline musicali l’idea di un ripensamento dell’insegnamento in termini di “scienza della progettazione” attraverso l’uso delle tecnologie? Si può fare didattica della musica con gli EAS? E in quale grado scolastico può risultare più efficace? Il metodo può effettivamente migliorare e facilitare gli apprendimenti in ambito musicale? Si può fare musica con la “classe capovolta”? Quale ruolo possono svolgere in questo ambito le nuove tecnologie?”
LA VALIGIA DEI SUONI – Esplorazioni musicali per piccoli pianisti
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2019
“La valigia dei suoni” accompagna i giovani pianisti (e non solo!) in un’interessante avventura sonora. L’esplorazione è il punto di partenza: stimola l’immaginazione verso esperienze creative capaci di costruire quel bagaglio personale di abilità che servono non solo a suonare uno strumento ma, trasversalmente, attivano meccanismi propriocettivi, che conducono verso una maggiore consapevolezza del proprio corpo e del proprio “io”.
TRACCE DI SUONO – Paesaggi elettroacusticinell’educazione al suono e alla musica
Recensione di Francesca Romana Motzo
28 Febbraio 2019
“Si dimentica troppo spesso che l’udito fa parte dei cinque sensi e che, insieme alla vista, è il senso più cognitivo, attraverso il quale comunichiamo, riceviamo il sapere e possiamo provocare emozioni diverse come la gioia, la tristezza o la paura.” Fabien Lévy
Il metodo Ward per l’educazione musicale
Recensione di Alessandra Seggi
31 Gennaio 2019
Leggere e conoscere gli scritti dei diversi autori che hanno sviluppato metodologie pedagogiche musicali è stato ed è un mio interesse personale e professionale ma mentre per le figure classiche, mi riferisco a E.J. Dalcroze, E. Willems, Z. Kodaly, C. Orff, solo per citare i nomi più conosciuti, è facile reperire scritti originali così non è per quanto riguarda il Metodo Ward.
Suoni con me. Il dialogo sonoro dalla prima infanzia
Recensione di Francesca Romana Motzo
30 Giugno 2018
Perchè la musica e/o la danza e/o l’Arte diventino un orientamento capace di dare una forma precisa e caratterizzata al percorso educativo-pedagogico, occorre comprendere che tutti i vissuti che si possono creare, guidati da questi codici, hanno una fortissima connessione con l’essere umano e che tale connessione riguarda intrisecamente la crescita stessa dell’individuo.
MINDSCAPES. Psiche nel paesaggio
Recensione di Alessandra Seggi
31 Maggio 2018
L’idea centrale è che, non solo non siamo separabili dai nostri luoghi, ma che che ci vogliono molti luoghi dentro di noi per costruire la nostra storia e la nostra identità. Attraverso questo legame si crea una relazione stretta fra la psiche e i luoghi che attraversiamo: il paesaggio è in noi e noi siamo in lui non solo con lo sguardo ma con tutta la componente corporea e sensoriale.
COME DIVENTARE UN ESPLORATORE DEL MONDO Museo d’arte di vita tascabile
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Aprile 2018
“Tu sei un esploratore. La tua missione è documentare e osservare il mondo intorno a te come se non l’avessi mai visto prima.”
EDUCARE BELLEZZA E VERITA’
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Marzo 2018
“…Credo sia un dovere di ogni educatore interrogarsi oggi più che mai seriamente, anche attraverso le categorie del bello e del vero, intorno al senso da assegnare all’Educazione ed alla Formazione dei giovani, scandagliare senza stancarsi le modalità processuali attraverso le quali essi apprendono, si accostano alla conoscenza ed assegnano senso al loro agire nel mondo”
METODOLOGIA DELL’IMPROVVISAZIONE MUSICALE Tra Linearità e Nonlinearità
Recensione di Sandra Ruggeri
28 Febbraio 2018
Dal latino “improviso”, ‘in’- e ‘provisus’, che deriva da ‘providere’ cioè “prevedere”, il termine ‘Improvvisazione’ ci rimanda a sinonimi quali inaspettato, inatteso, imprevisto, istantaneo, estemporaneo, subitaneo. L’improvvisazione è dunque ciò che non è aspettato o previsto!
Sentire e provare
Un percorso di ritmica attraverso i contrasti musicali.
Recensione di Sandra Ruggeri
31 gennaio 2018
Nel panorama della Didattica musicale si affaccia un meraviglioso Metodo che ho la fortuna di sperimentare personalmente per studio.
Ascoltare il silenzio, viaggio nel silenzio in musica, ed Mimesis 2013
Recensione di Alessandra Seggi
30 giugno 2017
Oggi vi parlo di uno scritto che ben si sintonizza ad un tempo di vacanza e di meritato relax. Si tratta di un breve saggio che espone varie riflessioni sulla musica concentrandosi sulla prospettiva del silenzio.
Pedagogia al nido, sentimenti e relazioni
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 maggio 2017
Con questo testo, completo una proposta di approfondimento sulla primissima infanzia, attraverso tre letture che esplorano l’espressività sonoro-musicale, quella motoria ed infine con quest’ultimo, un’opportuna riflessione sulla pedagogia dedicata ai primi tre anni di vita del bambino, identificando il Nido come “contesto sociale” altamente intrecciato a quello familiare, che con estrema consapevolezza dovrebbe supportare ed aver cura della crescita di un nuovo individuo.
La Musica è un gioco da bambini
Recensione di Francesca Romana Motzo
30 aprile 2017
Delalande, marca in questo libro, la linea del suo pensiero sostenuta da presupposti quali la differenza tra comportamento e condotta, l’acquisizione tecnica e lo sviluppo di attitudini e sensibilità sononoro-musicali, essere un musicista ed essere musicale, l’ascolto in sé e l’ascolto musicale.
Gioco e movimento al nido, facilitare lo sviluppo da zero a tre anni
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 marzo 2017
Ma chi è il bambino? Quali riflessioni possono guidarci per conoscerlo, comprenderlo e accoglierlo per quello di cui è portatore, per le potenzialità latenti che lo caratterizzano e che spingono come il magma sotteraneo che cerca una via d’uscita.
Noi, perché due sono meglio di uno
Recensione di Alessandra Seggi
28 febbraio 2017
Il saggio di cui scrivo oggi è solo apparentemente lontano dalla pratica musicale perché, come già visto per altri libri che abbiamo recensito, molti sono i fili che legano al mondo dei suoni le riflessioni apparentemente distanti perché non specificatamente musicali.
Ascolta il mio suono, giochi sonori per la prima infanzia
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 gennaio 2017
La cooperativa sociale LINUS, struttura e sviluppa il progetto “Ascolta il mio suono”, dedicato ai bimbi dei nidi, degli spazi gioco e dei centri prima infanzia, che li vede coinvolti da soli o in gruppo oppure accompagnati da uno dei genitori.
Lettera ai lettori dicembre 2016
di Alessandra, Francesca Romana, Sandra
31 dicembre 2017
Al posto della dodicesima recensione, abbiamo pensato che scriverti personalmente qualche breve pensiero relativo alla nostra esperienza in Spaziomusica Area didattica, potesse aprire e arricchire maggiormente il confronto sul nostro lavoro, con chiunque fosse interessato ad approfondire le nostre stesse tematiche… ed anche a te che leggendoci casualmente, abbia iniziato a riflettere e creare suoni, in modo differente.
Spaziare nella musica: idee, percorsi, materiali
Recensione di Francesca Romana Motzo
30 novembre 2016
Nella visione di una pedagogia attiva, dove il contributo personale di ciascuno viene valorizzato, la musica non contiene più solo l’obbiettivo di un’acquisizione di competenza, bensi mira a divenire uno strumento di comprensione e lettura della realtà.
Elogio della lentezza
Recensione di Sandra Ruggeri
31 ottobre 2016
Cosa accadrebbe all’umanità se si lasciasse aspirare e risucchiare dal vortice della velocità? Quali conseguenze dalle modificazioni strutturali del cervello?
I musicisti vanno lenti o vanno veloci?
Elementi di didattica della musica, strumenti per la scuola dell’infanzia e primaria
Recensione di Alessandra Seggi
30 settembre 2016
Tutti coloro che si occupano di formazione musicale, insegnanti e operatori, condividono la validità formativa dell’apprendimento musicale fin dalla tenera età, il suo valore e l’importanza nella vita e nell’esperienza dei bambini. Ma quanti di noi conoscono le ragioni peculiari, le aree di sviluppo specifiche attivate concretamente durante l’esperienza musicale?
La pedagogia della lumaca, per una scuola lenta e non violenta
Recensione di Sandra Ruggeri
31 agosto 2016
La Pedagogia della Lumaca, di Zavalloni, è un libro per tutti. Un libro di immediata comprensione e gradevole lettura. Per l’insegnante, per il musicista, per le mamme, per il contadino, per chi viaggia e per chi sogna, per chi ha bisogno di riacchiappare una sola cosa: il tempo.
Giocare con i suoni, esperienze e scoperte musicali nella prima infanzia
Recensione di Francesca Romana Motzo
30 luglio 2016
Silvia Azzolin ed Emilia Restiglian, compongono con una cura ineccepibile, un testo che apre le porte di un mondo estremamnete delicato, come quello della prima infanzia, analizzando e strutturando il perchè ed il come, la Musica, debba far parte del percorso di crescita dell’individuo, non solo per la sua capacità di procurare benessere, appagamento, piacere, tanto da interagire con le nostre emozioni più profonde e significative, ma anche perchè questo mondo composto da infiniti suoni esperibili e condivisibili, è capace di procurare dei cambiamenti fisiologici e di lasciare delle tracce tangibili nella struttura neurobiologica del cervello.
Ascoltarsi, ascoltare: le vie dell’incontro e del dialogo
Recensione di Alessandra Seggi
30 giugno 2016
Ascoltarsi e ascoltare: per un musicista è quasi un’ovvietà almeno in linea teorica!
In concreto sappiamo bene che prestare attenzione è un’arte complessa e articolata molto più che scontata e implicita nell’atto del far musica.
La filosofia della cura
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 maggio 2016
La Mortari dedica all’argomento, importanti lavori attraverso cui ha indagato i diversi mondi esperienziali delle relazioni di cura, dove l’aver cura di sé, dell’altro e del mondo sono supportati da una filosofia che è attenta ai diversi significati del termine.
Il potere della mente, come il pensiero agisce sul nostro cervello
Recensione di Alessandra Seggi
30 aprile 2016
Si potrebbe dire che la trattazione di questo libro ruota intorno a due domande:
Ciò che noi denominiamo mente è un’entità autonoma e divisa dal corpo che agisce su sé stessa tramite il cervello? Oppure potremmo dire che è totalmente collegata al corpo, prodotta dal cervello su esperienze vissute, e capace a sua volta d’influenzare il cervello e il corpo nella sua globalità?
La terapia del respiro
Recensione di Alessandra Seggi
31 marzo 2016
La terapia del respiro di Silvia Biferale è un libro che si snoda dentro i labirinti del nostro sentire più intimo, nascosto e silenzioso.
MUSICA IN SE. Dalla comunicazione simbolica alla sensibilità musicale
Recensione di Francesca Romana Motzo
29 febbraio 2016
Questo libro è una riflessione lineare e particolarmente sensibile, sullo stile relazionale che l’individuo struttura, durante una vita cosi impregnata di pratiche sociali, di comportamenti frammentati in particelle di umano, che sempre più spesso non riescono a riformulare un’immagine completa del nostro essere.
Parlarsi, la comunicazione perduta
Recensione di Alessandra Seggi
31 gennaio 2016
Questo piccolo libro è un prezioso scrigno di riflessioni sull’arte della relazione con l’altro quanto con il nostro stesso io. L’autore, Eugenio Borgna, psichiatra, docente e scrittore di numerosi saggi ci fa viaggiare nell’universo della comunicazione sottolineando come la relazione ci permette di stabilire un dialogo non solo con l’altro ma anche con la nostra interiorità.
Articoli mensili
La composizione e l’analisi musicale con bambini, adolescenti, docenti.
di Emanuele Pappalardo
31 Ottobre 2021
Il tema della formazione è assolutamente centrale e deve essere affrontato con urgenza e serietà perché siamo immersi in una vera e propria ‘mutazione antropologica’ (Serres 2013). Emerge ormai con chiarezza lo iato esistente tra le competenze che hanno i bambini, gli adolescenti e le competenze che posseggono i loro insegnanti.
È forse la prima volta nella storia dell’umanità in cui la generazione successiva insegna qualcosa alla generazione precedente (Novara 2017, p.9).
La voce è il cerchio ed il cerchio è la voce.
di Albert Hera
31 Ottobre 2021
Bisogna sapere che ogni qual volta si canta e ogni qual volta si parla il primo cerchio che si va creando è quello che combacia con noi stessi. Per questo, quando si parla di comprensione e di capacità di gestire una relazione didattica e pedagogica con i nostri discenti, è importante conoscersi appieno e nell’intimo affinché si possa costruire una didattica in cui quest’ultimo, ovvero il cerchio, che si trova fuori di te, possa accogliere le tue risorse.
Ambienti in ascolto. Il suono per l’educazione ai luoghi.
di Carlotta Silano, con Lorena Rocca, Martino Mocchi
30 Settembre 2021
Ed è il silenzio a risultare un punto di partenza fondamentale per questo gesto. Proprio il silenzio, come atto consapevole e creativo, come spazio sfidante in cui cercare buone pratiche di apprendimento, è stato oggetto della prima parte di questo percorso.
Il confine della tradizione. Demolizione e costruzione di un universo sonoro.
di Gabriele Marangoni
31 Agosto 2021
Mi piace l’idea di iniziare questo articolo con la descrizione di un’immagine, che nel mio vissuto d’insegnamento assume una valenza molto importante, l’immagine del confine.
Questa immagine, questa posizione dell’essere è accompagnata da un gioco di equilibri, di demolizioni e di ricostruzioni che ha riguardato sia chi ha avuto il ruolo di insegnare, sia chi ha avuto il ruolo di apprendere.
Il docente sufficientemente buono
di Piera Bagnus
31 Luglio 2021
Da anni mi dedico allo studio della relazione docente-discente cercando di metterne in luce l’evoluzione, alla luce dei cambiamenti sociali che hanno segnato l’ultimo secolo. In questa prospettiva intendo analizzare la relazione docente-allievo rileggendo le teorie di Winnicott e Bowlby in chiave pedagogica, ovvero considerando in quale modo i caratteri riconosciuti alla madre sufficientemente buona ed al suo ruolo di base sicura possano trovare riscontro nella postura di un docente efficace, che si muove con consapevolezza all’interno di una particolarissima area transizionale.
La sfida della complessità – nuova edizione
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2021
Il libro La sfida della complessità, è un’introduzione chiara ed immediata al pensiero del filosofo Edgar Morin ed al tema del complesso; un testo che stimola l’interesse verso un nuovo modo di pensare che per l’autore non è altro che il preludio di un nuovo modo di insegnare.
Avendo a cuore l’educazione, concependola come strumento rivoluzionario, capace realmente di cambiare il mondo, ha già consegnato ad ogni possibile lettore, studioso e ricercatore, la sua eredità teorico-scientifica suddivisa sia nei sei volumi de Il Metodo, ma anche in migliaia e migliaia di pagine dei suoi testi, che stimolano costantemente un nuovo modo di intendere la realtà, l’immagine della realtà fuori di noi, la visione del mondo, il modo di organizzaare i saperi, la conoscenza, l’impostazione delle varie discipline, l’orizzonte di senso generale in cui ci muoviamo.
Bisogni educativi speciali e didattica della musica. Indicazioni teoriche, obiettivi, strategie operative e di valutazione
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2021
Quando si parla di musica a scuola i fronti immaginari che si aprono sono quelli che includono parole come obiettivi, strategie, didattica, pratiche, esperienze…temi che ciascun insegnante ha incontrato presto o tardi nel suo percorso professionale. Ma siamo sicuri che conoscere il senso ed il significato di questo vocabolario specifico significhi essere realmente un insegnante sufficientemente efficace?
I suoni dei luoghi. Percorsi di geografie degli ascolti
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2021
Proviamo a concentrarci su cosa ci sembra di sentire in questo preciso istante. Ciò che percepiremo saranno i suoni attorno a noi, che sentiamo anche se non lo desideriamo, i suoni di uno spazio a noi familiare o estraneo. Spazio che percepiamo attraverso tutti i nostri sensi, sviluppando un attaccamento emotivo. Spazio che diventa luogo, il nostro luogo.
La sinfonia delle relazioni – musicoterapia relazionale e linguaggio non verbale
Recensione di Francesca Romana Motzo
28 Febbraio 2021
Da tempo è noto come l’ascolto e l’esecuzione di suoni e melodie possano agire sugli stati d’animo e sulle emozioni, in virtù delle loro proprietà rilassanti o stimolanti.
Tuttavia, più recentemente, l’interesse scientifico si è focalizzato sulla possibilità di sfruttare tale pratica come terapia complementare, in varie condizioni patologiche e parafisiologiche. In questo quadro rientra non solo la musica in senso stretto, ma anche tutti quei canali comunicativi, come gesti, pause e toni della voce, propri del linguaggio non verbale.
Il dialogo euristico, orientamenti operativi per una pedagogia dell’ascolto nella scuola
Recensione di Alessandra Seggi
31 Gennaio 2021
Il dialogo euristico alimenta l’imprevisto e spinge l’insegnante in ambiti in cui può non sentirsi esperto. La destabilizzazione che può scaturire in chi insegna avrà più il sapore di un’occasione piuttosto che di un disorientamento; è quasi sempre l’imprevisto che scatena, che smuove la curiosità e la creatività senza il rischio di una caduta di stima o di autorevolezza. “La pratica del dialogo, per il pedagogista Paulo Freire, non nega (…) la funzione direttiva dell’insegnante, ma la ripensa come un’asimmetria antiautoritaria nella quale il maestro, pur forte della sua maggiore esperienza intellettuale, non si limita a mostrare la conoscenza che ritiene di possedere in una forma statica, definitiva, ma si rende disponibile a reimparare, a riscoprire, a ri-studiare l’oggetto di una indagine comune(…) e attraverso il dialogo studiarlo nuovamente insieme agli studenti “.
La didattica reticolare MusicaInGioco e “El Sistema” Abreu
di Andrea Gargiulo
31 dicembre 2020
«Alla parola “programmazione” corrisponde storicamente un’idea di sapere che procede in modo lineare, secondo tappe di difficoltà crescente, che mettono l’allievo di fronte a difficoltà via via superabili, e che lo portano a raggiungere traguardi successivi e consequenziali, come progressivo e sequenziale è il percorso didattico che viene proposto […] ben diversa è l’immagine sottesa alla parola “progettazione”, in cui sono messe in primo piano le relazioni che legano i concetti, assunti non più come nozioni da acquisire, ma come punti interconnessi reciprocamente all’interno di una struttura reticolare che può essere esplorata secondo criteri personali»
Riflessioni e prospettive su disturbi specifici dell’apprendimento e musica.
di Elisabetta Piras
31 Ottobre 2020
il riconoscimento dei DSA sia da un punto di vista scientifico che istituzionale offre una grande opportunità di realizzazione scolastica, che sino a non troppi anni fa era negata e impensabile.
La musica può offrire un ottimo supporto in questo senso, oltre che un esempio di motivazione profonda, quella che spinge a superare ogni tipo di ostacolo.
Il Suono viaggia
di Federica Felici
30 Settembre 2020
Ho a lungo peregrinato su cammini non sempre adeguati alla mia personalità ed alle mie attitudini; tante sono state le avventure vissute con intensità, tante quanta la miriade di pietre poste ad arte per la costruzione del proprio “muretto a secco”.
Ripensando alla propria storia, credo che ogni individuo ne abbia edificato uno tutto suo, raffigurante un disegno speciale e incomparabile, a cui sa di poter far sempre riferimento, forse crollato più volte per non aver nel corso del tempo saputo scegliere e calibrare con cura ed attenzione i ciottoli ed i sassi giusti, quelli più adatti per quel particolare momento di vita.
Nella mia memoria quest’ingegnosa opera, frutto di pazienza, capacità e sapienza, spesso riflette una luce abbacinante, tutta mediterranea….
Una didattica della condivisione
di Elio Martusciello
31 agosto 2020
L’attività artistica e quindi compositiva credo si caratterizzi per un altissimo grado di indeterminazione, forse si tratta più di un “senso” da generare che una “verità” da ricercare. Se a questo si aggiunge l’apertura e l’accelerazione ulteriore che il continuo mutamento tecnologico impone all’attività del compositore elettroacustico, allora direi che i saperi che vengono a determinarsi in maniera fondativa si riducono al “quasi niente”. Infine, se il quadro generale di questo “sapere dubbioso” non dovesse apparire a questo punto già notevolmente compromesso, confuso, opaco e instabile si può aggiungere, per complicare ulteriormente l’intera questione, il mio interesse per le pratiche improvvisative connesse alle tecnologie elettro-elettroniche.
Analisi e storia, non solo della musica, in prospettiva didattica
di Gian Nicola Spanu
31 luglio 2020
Molti, nel Novecento, hanno cercato di definire lo statuto, le finalità, gli ambiti applicativi ecc. dell’analisi musicale, elaborando svariati e differenti metodi e tecniche. Anche se forse chi pensava di mettere a punto uno strumento capace di “misurare” e “spiegare” la musica, in modo oggettivo e autonomo e, per certi versi, “definitivo” è rimasto deluso: la storia dell’analisi è fatta più dubbi che di certezze e forse proprio in questo relativismo, nel “rigore dello sfumato”, trova la sua ragion d’essere la libertà di osservare, da diverse angolazioni, prodotti e condotte musicali.
Scuola Creativa. Manifesto per una nuova educazione
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Giugno 2020
Per realizzare il cambiamento sono necessari alcuni elementi: una visione del futuro; le competenze necessarie per attuare il cambiamento; degli incentivi per credere che esistano buoni motivi per cambiare e che gli sforzi per raggiungere l’obiettivo siano validi; le risorse personali e materiali per attuare la trasformazione; un piano di azione convincente che consenta agli operatori del cambiamento di sentirsi sulla giusta strada.
SPARTITO PERSO – Giochi di animazione con la musica del novecento
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2020
“…Il 900 è stato il secolo della complessità, della diversità di stili, di scuole e di pensieri musicali tutti in bilico tra ordine e caos. L’educazione musicale di base non può piu, dunque, limitarsi ad uno sviluppo lineare ed unitario secondo una visione ottocentesca, ma dovrebbe perseguire e ricercare la complessità, la divergenza, l’auto organizzazione spontanea, valori tipici di una società sempre più articolata, veloce e multietnica come quella contemporanea.”
Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2020
Un dato che emerge evidente è che nella “vita psichica non c’è nessun atto che sia solitario: è specifico ma non isolato” questo include non solo atti cognitivi ma anche le emozioni che ciascuno di volta in volta prova. “Le emozioni sono, dunque, corrente neuroelettrica ed essa lascia una traccia: scrive nella nostra memoria.”
DALL’ASCOLTO ALL’ESECUZIONE – Orientamenti per la Pedagogia e la Didattica della musica
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2020
Esiste, nel contesto attuale dell’insegnamento delle discipline musicali, un modo per coniugare alla dimensione poietica una forte dimensione epistemica, che non ne riduca l’importanza, ma piuttosto la accompagni e la rafforzi?
*nuovi occhi* – reimmaginare l’educazione al museo
Recensione di Francesca Romana Motzo
29 febbraio 2020
“Pushing the Boundaries significa superare i confini, ridisegnare gli orizzonti, idealmente significa rompere gli schemi per fare spazio a nuove possibilità.”
Neuroscienze cognitive della musica – Il cervello musicale tra arte e scienza
Recensione di Alessandra Seggi
31 gennaio 2020
Leggere questo libro è un po’ come avventurarsi in un viaggio dentro l’universo costituito dai diversi meccanismi cerebrali che caratterizzano l’esperienza sonora nella sua complessità. L’autrice nei tredici capitoli analizza e argomenta i tanti aspetti del far musica attraverso l’elaborazione che ne fa il nostro cervello.
Pensieri disordinati sull’ascolto e sull’ascoltare.
di Fabrizio Casti
31 dicembre 2019
…e il silenzio si posa, un cambio netto e totale di clima, di atmosfera, dove tutto si posa, dove l’aria si addensa a fare spazio alle nostre forme restituendoci tattilmente i nostri confini corporali, dove gli odori si acuiscono e un silenzio quasi irreale irrompe sonoramente e si mostra in tutta la sua autorevolezza. In realtà chiamiamo silenzio non tanto l’assenza di elementi sonori ma la nostra improvvisa disposizione ”all’ascolto”, la certezza di essere cosi presenti a noi stessi da immaginarci potenti e autorevoli, in grado di…
La relazione Allievo-Maestro come spazio condiviso al servizio della creatività
di Stefania Cataudella
30 novembre 2019
In che modo nell’apprendimento della Musica la relazione Allievo-Maestro può rappresentare un luogo privilegiato che permetta all’Allievo di definire il suo percorso artistico? Quali le condizioni che liberano la creatività dell’Allievo che si affida al Maestro affinché le sue qualità artistiche, libere di esprimersi, possano prendere forma guidate ma non plasmate dal sapere del Maestro?
Per provare a dare delle risposte a queste domande, forse solo in apparenza semplici, mi sembra interessante intrecciare due saperi, quello della musica e della psicoanalisi, e ripercorrere brevemente la storia di entrambi, il cui legame è forte fin dalle origini.
La voce come sguardo sonoro: riflessioni sula vocalità
di Anna Seggi Corti
31 ottobre 2019
Raccolgo volentieri l’invito a condividere alcune considerazioni sulla mia esperienza di canto, in special modo di canto corale, consapevole di quanto le parole in questi casi tendano, per loro natura, a ritrarsi e a mostrare tutta la loro scarsa efficienza comunicativa! Del resto si parla di un fenomeno musicale così ineffabile, di un processo vivente che appartiene così profondamente al corpo da lasciarsi osservare poco volentieri, e tanto meno definire in maniera esaustiva.
Tra gesto e suono – corrispondenze, intrecci, relazioni alle origini della motricità strumentale.
di Donatella Bartolini
30 settembre 2019
A volte accade così. Ha 6 o 7 anni e, timoroso, entra per la prima volta nell’aula di strumento; la madre (più raramente il padre) lo accompagna. Rimasto solo, il bambino cerca una sistemazione che gli sembra adatta, una sedia laterale ad esempio. Evita accuratamente il panchetto del pianoforte: lui non sa suonare! Percepisce esattamente una distanza incolmabile tra quello che sa fare, gli piace fare ed è abituato a fare nella sua vita quotidiana, e il compito che lo aspetta. Se fosse completamente a suo agio non si siederebbe affatto, comincerebbe a esplorare la stanza (ci sono tante cose attraenti… strumenti, colori, tappeti, panchette per arrampicarsi e guardare dentro il pianoforte) e naturalmente ad “assaggiare” il pianoforte.
Lo studio si mette in gioco – L’approccio ludico come metodologia didattica ed educativa prova modifica
di Barbara Pitzanti
31 agosto 2019
Il valore educativo delle attività ludiche è universalmente riconosciuto e considerato in ambito pedagogico, soprattutto per quanto riguarda la primissima infanzia, ma ancora oggi Gioco e Studio vengono visti in antitesi, come se il gioco fosse semplicemente uno svago o addirittura una distrazione che porta via concentrazione e tempo allo studio, momento serio e responsabile.
Esplorazione e scoperta nell’improvvisazione sonora
di Rosa Alba Gambino
31 luglio 2019
Alcuni anni fa, durante un seminario, François Delalande raccontava un “esperimento” pedagogico svolto presso una scuola dell’infanzia. Protagonista era una bambina di quattro anni. Col pretesto della mamma in ritardo, fu invitata ad aspettarla in un’aula, dove fu lasciata da sola e osservata di nascosto. Al centro di quella stanza era stato posizionato un microfono, e agli angoli due amplificatori. La bambina, attratta dall’oggetto, vi si avvicinò e vi accostò la bocca, cominciando ad emettere crepitii, suoni, schiocchi di lingua, con la sorprendente soddisfazione di sentirli “ritornare” dalle casse.
MUSICA DI INSIEME – ANCHE SENZA LEGGIO
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Giugno 2019
Gioco, passione, motivazione, creatività, relazione e divertimento….cosa hanno a che fare queste parole con la musica di insieme? Basta sfogliare il testo di Antonio Giacometti, compositore e didatta bresciano, per trovare le risposte e scoprire che si può fare musica di insieme in modo divertente e creativo.
Musica e inclusione – Teorie e strategie didattiche
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Maggio 2019
“… la musica offre alla comunità, in particolar modo scolastica, spazi culturali e sociali privilegiati in cui prestare attenzione alle differenze risvegliando la comunità dall’indifferenza nei confronti di queste stesse, e promuovendo abilità cognitive, linguistiche e socioaffettive, estremamente coerenti con la prospettiva inclusiva.”
L’Essere musicale – Nuovi orizzonti della didattica della musica
Recensione di Alessandra Seggi
30 Aprile 2019
“Come si inserisce l’apprendimento musicale nello sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza? Quali aspetti dell’insegnamento/apprendimento musicale si possono inserire nella progettazione di Unità di Apprendimento in cui l’ambito della Consapevolezza ed espressione culturale si intersechi con le altre competenze? Può valere anche per le discipline musicali l’idea di un ripensamento dell’insegnamento in termini di “scienza della progettazione” attraverso l’uso delle tecnologie? Si può fare didattica della musica con gli EAS? E in quale grado scolastico può risultare più efficace? Il metodo può effettivamente migliorare e facilitare gli apprendimenti in ambito musicale? Si può fare musica con la “classe capovolta”? Quale ruolo possono svolgere in questo ambito le nuove tecnologie?”
LA VALIGIA DEI SUONI – Esplorazioni musicali per piccoli pianisti
Recensione di Stefania Anna Russo
31 Marzo 2019
“La valigia dei suoni” accompagna i giovani pianisti (e non solo!) in un’interessante avventura sonora. L’esplorazione è il punto di partenza: stimola l’immaginazione verso esperienze creative capaci di costruire quel bagaglio personale di abilità che servono non solo a suonare uno strumento ma, trasversalmente, attivano meccanismi propriocettivi, che conducono verso una maggiore consapevolezza del proprio corpo e del proprio “io”.
TRACCE DI SUONO – Paesaggi elettroacusticinell’educazione al suono e alla musica
Recensione di Francesca Romana Motzo
28 Febbraio 2019
“Si dimentica troppo spesso che l’udito fa parte dei cinque sensi e che, insieme alla vista, è il senso più cognitivo, attraverso il quale comunichiamo, riceviamo il sapere e possiamo provocare emozioni diverse come la gioia, la tristezza o la paura.” Fabien Lévy
Il metodo Ward per l’educazione musicale
Recensione di Alessandra Seggi
31 Gennaio 2019
Leggere e conoscere gli scritti dei diversi autori che hanno sviluppato metodologie pedagogiche musicali è stato ed è un mio interesse personale e professionale ma mentre per le figure classiche, mi riferisco a E.J. Dalcroze, E. Willems, Z. Kodaly, C. Orff, solo per citare i nomi più conosciuti, è facile reperire scritti originali così non è per quanto riguarda il Metodo Ward.
Psicologia della musica
di Tomaso Vecchi
31 dicembre 2018
L’idea che la psicologia della musica possa essere considerata una funzione cognitiva a pieno titolo non è recente. Anzi, già all’inizio dell’ottocento, con le prime teorie della facoltà, lo sviluppo della frenologia, è possibile ritrovare le ipotesi secondo cui la musica fosse riconducibile a una specifica abilità cognitiva con un substrato neurale chiaramente identificabile.
Il viaggio del suono
di Sulis Giulio Giovanni
30 novembre 2018
L’orecchio umano è una macchina straordinaria perfettamente organizzata sia a livello periferico che centrale per la ricezione e decodificazione degli stimoli sonori. Esso si è evoluto nel tempo ed ha permesso al genere umano lo sviluppo di un linguaggio articolato, peculiarità unica tra gli esseri viventi e caratteristica dell’uomo.
Cosa “aspettarci” dall’ascolto della musica acusmatica? (… breve riflessione …)
di Roberto Zanata
30 ottobre 2018
Come spiegare la musica acusmatica? Nel corso della mia esperienza didattica di docente di musica elettronica è il primo interrogativo che mi sono dovuto porre operando all’interno di un contesto in cui la musica strumentale e l’esecutore hanno da sempre un ruolo storicamente primario.
La motivazione come motore di apprendimento per lo strumento
di Sara Bacchini
30 Settembre 2018
Negli ormai numerosi anni di insegnamento sparsi per le scuole (medie statali, medie ad indirizzo musicale, scuole di musica comunali e private) l’aspetto che maggiormente mi ha colpito e che ha attirato la mia attenzione di docente e ricercatrice è stato, senza alcun dubbio, la difficoltà rilevata in molti alunni e alunne di proseguire con una certa continuità il percorso scolastico legato all’apprendimento dello strumento.
Verso l’arte attraverso il corpo
di Annadora Scalone
31 Agosto 2018
Sono un’insegnante di danza e in quanto tale penso che la conoscenza, la crescita e lo sviluppo non possano avvenire se non attraverso l’esperienza fisica.
La musica… all’improvviso!
di Pietro Diambrini
31 Luglio 2018
Quando parliamo di didattica musicale si apre a noi un orizzonte di cui è molto difficile tracciare i confini.
Suoni con me. Il dialogo sonoro dalla prima infanzia
Recensione di Francesca Romana Motzo
30 Giugno 2018
Perchè la musica e/o la danza e/o l’Arte diventino un orientamento capace di dare una forma precisa e caratterizzata al percorso educativo-pedagogico, occorre comprendere che tutti i vissuti che si possono creare, guidati da questi codici, hanno una fortissima connessione con l’essere umano e che tale connessione riguarda intrisecamente la crescita stessa dell’individuo.
MINDSCAPES. Psiche nel paesaggio
Recensione di Alessandra Seggi
31 Maggio 2018
L’idea centrale è che, non solo non siamo separabili dai nostri luoghi, ma che che ci vogliono molti luoghi dentro di noi per costruire la nostra storia e la nostra identità. Attraverso questo legame si crea una relazione stretta fra la psiche e i luoghi che attraversiamo: il paesaggio è in noi e noi siamo in lui non solo con lo sguardo ma con tutta la componente corporea e sensoriale.
COME DIVENTARE UN ESPLORATORE DEL MONDO Museo d’arte di vita tascabile
Recensione di Stefania Anna Russo
30 Aprile 2018
“Tu sei un esploratore. La tua missione è documentare e osservare il mondo intorno a te come se non l’avessi mai visto prima.”
EDUCARE BELLEZZA E VERITA’
Recensione di Francesca Romana Motzo
31 Marzo 2018
“…Credo sia un dovere di ogni educatore interrogarsi oggi più che mai seriamente, anche attraverso le categorie del bello e del vero, intorno al senso da assegnare all’Educazione ed alla Formazione dei giovani, scandagliare senza stancarsi le modalità processuali attraverso le quali essi apprendono, si accostano alla conoscenza ed assegnano senso al loro agire nel mondo”
METODOLOGIA DELL’IMPROVVISAZIONE MUSICALE Tra Linearità e Nonlinearità
Recensione di Sandra Ruggeri
28 Febbraio 2018
Dal latino “improviso”, ‘in’- e ‘provisus’, che deriva da ‘providere’ cioè “prevedere”, il termine ‘Improvvisazione’ ci rimanda a sinonimi quali inaspettato, inatteso, imprevisto, istantaneo, estemporaneo, subitaneo. L’improvvisazione è dunque ciò che non è aspettato o previsto!
Sentire e provare
Un percorso di ritmica attraverso i contrasti musicali.
Recensione di Sandra Ruggeri
31 gennaio 2018
Nel panorama della Didattica musicale si affaccia un meraviglioso Metodo che ho la fortuna di sperimentare personalmente per studio.
Il corpo, il suono e la salute. Il sottile filo tra le funzioni secondo una visione Osteopatica Biodinamica
di Alessia Beltramme
31 Dicembre 2017
Che il corpo e il suono siano connessi a livello profondo sembra essere una conoscenza che si perde nella notte dei tempi.
“All’inizio era il Verbo”, così la genesi ci invita a pensare che prima di ogni forma, e quindi di un corpo, ciò che esisteva era un suono.
…Perché l’uomo deve cantare!
Uno sguardo su alcuni dei sistemi coinvolti nella Funzionalità Vocale
di Maria Silvia Roveri
30 novembre 2017
L’uomo deve cantare, l’uomo vuole cantare, l’uomo canta da sempre.
Molti cantanti sono diventati tali perché il cantare è un bisogno esistenziale e vivono il cantare
come una questione di vita o di morte. Incontro tante persone che, raggiunta l’età della maturità, sentono di dover soddisfare il sogno, sempre lasciato nel cassetto, o represso brutalmente nella fanciullezza, di imparare a cantare. Per tutti costoro cantare equivale a iniziare una nuova vita, per alcuni significa nascere veramente solo ora alla vita.
Il paradosso dell’improvvisatore
di Sandro Mungianu
31 ottobre 2017
Per raggiungere qualsiasi luogo, prima è necessario arrivare a metà strada, poi percorrere metà della distanza rimanente, successivamente ancora, metà della metà della distanza appena percorsa, e così via all’infinito. Il movimento appare quindi impossibile.
Insegnare uno strumento nella Scuola Media ad Indirizzo Musicale: riflessioni sulla “complessità”.
di Luigi Vichi
30 settembre 2017
Ci sono da fare i suoni, i volumi, gli equilibri: abbiamo un’orchestra provvista di marimba, xilofono, vibrafono…batteria e poi clarinetti e pianoforti digitali, e il coro.
Per una lezione che danza
di Donatella Martina Cabras
31 agosto 2017
Il linguaggio del corpo è quello attraverso il quale ci si manifesta al mondo.
Il corpo attraverso il movimento entra in relazione con l’ambiente e vive in un dialogo costante di reciproche modifiche e trasformazioni.